Cos'è |
La rinuncia presuppone la morte della persona della cui eredità si tratta, cioè l’apertura della successione. Viene effettuata generalmente quando l’eredità è gravata da debiti per non dovervi risponderne e in tal caso dovrà essere effettuata anche da tutti i discendenti del rinunciante. Può essere fatta anche per agevolare altri coeredi con un unico passaggio di proprietà qualora l’eredità sia attiva. La rinuncia non può essere parziale, né condizionata, né a termine.
|
Come e documentazione |
La rinuncia può essere ricevuta solo dal Tribunale del luogo in cui si è aperta la successione (ultimo domicilio del defunto) o da un notaio su tutto il territorio dello Stato.
Alla rinuncia, resa mediante dichiarazione, deve essere allegata la seguente documentazione:
- autocertificazione di morte, relazione di parentela, ultimo domicilio del defunto
- copia conforme della pubblicazione del testamento, se esistente, con estremi della registrazione
- per minore, interdetti e inabilitati, autorizzazione del Giudice Tutelare del luogo di domicilio del minore o del tutore
- documento di identità valido
- codice fiscale del defunto e dei rinuncianti
E’ opportuno effettuare la rinuncia prima della presentazione della denuncia di successione o comunque prima di dividere l’eredità.
E’ possibile presentare una domanda unica di rinuncia per ogni grado di parentela (es. tutti i fratelli insieme ). Tutti i rinuncianti però devono comparire personalmente.
E’ inoltre importante che chi intenda rinunciare non abbia disposto cioè venduto o donato nulla di appartenenza del defunto.
|
Costo |
2 marche da bollo da€ 16,00
1 marca da bollo da € 11,80
Tassa di registrazione da versare all’Agenzia delle Entrate da € 200,00
|